Verande
In legno o in pvc, ecco i telai per la copertura di spazi esterni.
Il trucco perfetto per ricavare un locale in più dai propri esterni, dove potersi rilassare tutto l'anno o consumare i pasti in un ambiente luminoso e fresco. Ma attenzione alle normative, spesso molto severe.
La veranda rappresenta il modo più pratico per sfruttare le pertinenze esterne della propria casa e trasformarle in estensioni dello spazio abitativo, senza per questo rinunciare alla luce e all'aria aperta. Si tratta, infatti, di un telaio di copertura per un balcone, terrazzo o giardino, con due o tre lati di solito vetrati, apribili o meno a piacimento: la soluzione perfetta per ricavare con una spesa limitata un locale in più, di solito destinato a sala da pranzo o zona relax.
I vantaggi rispetto allo spazio aperto senza veranda sono evidenti: ci si isola dagli agenti atmosferici permettendo di usufruire dell'ambiente anche durante l'inverno o nelle stagioni fredde, si annullano i rumori provenienti dall'esterno, e più in genere ci si può sbizzarrire con l'arredamento, creando veri e propri salotti caratterizzati da un'incomparabile vista. Ma attenzione: la veranda, per la sua particolare natura, va incontro a una serie di vincoli costruttivi da seguire attentamente per non incorrere in sanzioni.
I materiali per la struttura portante
Innanzitutto, la legge parla chiaro: niente lavori in muratura per la veranda. Bisogna pertanto ricorrere ad altri materiali per la struttura portante, dal pvc (con i consueti vantaggi in termini di resistenza agli agenti atmosferici, costo, versatilità e durata) al legno, da sempre la soluzione preferita da chi preferisce puntare tutto sulla resa estetica. Va comunque ricordato che la modalità costruttiva della veranda, con i suoi ampi spazi vetrati, si presta a una varietà di diverse ipotesi di realizzazione a seconda del modello che viene scelto, e soprattutto al tono dell'arredamento interno.
Finiture e destinazioni
Un pavimento di legno pregiato, ad esempio in teak, tenderà ad esempio a dare un carattere più "indoor" alla propria veranda, e chiamerà a sua volta una struttura portante con legno intonato. Per quanto riguarda invece verande di dimensioni ridotte, che in non pochi casi fungono da anticamera tra il giardino o il terrazzo vero e proprio e una sala interna come il salotto o la cucina, il pvc e una o più porte-finestre si configurano come una soluzione economica e molto resistente, ideale per quanti vogliano usare la veranda soprattutto come spazio di servizio, per riporre gli attrezzi da giardinaggio o altro, e di passaggio.
I vetri
Un'attenzione particolare va poi rivolta naturalmente ai vetri per la copertura: qui, vista l'estensione media delle vetrate, è meglio non puntare al risparmio e scegliere materiali di pregio, con un certo spessore e resistenza, immuni agli attacchi della grandine e del vento; inoltre non va sottovalutato l'aspetto della sicurezza, perché una veranda non opportunamente custodita potrebbe diventare una zona debole agli attacchi dei malintenzionati. Vetri blindati su tutti, quindi, che siano accoppiati oppure temprati, meglio se con caratteristiche di fonoassorbenza e a basse emissioni. E, potendo, autopulenti, per evitare che tenere pulita la veranda diventi un incubo.